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Usanze di Natale della Gorenjska

Prepariamo la putizza

Prepariamo la putizza

Il giorno prima di Natale, tutte le vere massaie della Gorenjska preparavano la putizza e il pane natalizio poprtnjak. Il poprtnjak è una pagnotta di pane bianco che deve rimanere intera fino alla Festa dei Re Magi e deve essere sulla tavola tutte e tre le sere natalizie - Vigilia di Natale, Vigilia di Capodanno ed Epifania - quando il poprtnjak viene tagliato.

Cena fredda

Cena fredda

Alla Vigilia di Natale sulle tavole venivano serviti solo piatti freddi - insalata, frutta cotta fredda, nocciole, noci, ecc. - in ricordo dei genitori di Cristo, Maria e Giuseppe, che quella sera non avevano nulla di caldo da mangiare. La cena veniva chiamata anche “felice digiuno”.

“Attorno al focolare” alla Vigilia di Natale

“Attorno al focolare” alla Vigilia di Natale

“Attorno al focolare” è un’antica usanza tipica della Gorenjska che i nostri antenati e le nostre antenate praticavano la sera del 24 dicembre. Quando si faceva buio, la massaia preparava la brace nella pentola, riempiva una bottiglia con l’acqua benedetta e vi infilava un rametto di bosso. Il padrone cospargeva la brace con un incenso profumato e poi andava ad “affumicare” tutti i granai, il bestiame e tutti gli edifici della fattoria. Subito dietro il padrone camminava uno della famiglia, che portava in mano una tazza di acqua benedetta e la aspergeva diligentemente a destra e a sinistra. Allo stesso tempo, veniva spruzzata su un ramo di ciascun albero da frutto in modo che producesse un buon raccolto l’anno seguente.

Fiaccolata alla messa di mezzanotte

Fiaccolata alla messa di mezzanotte

Prima di andare alla messa di mezzanotte, le famiglie mettevano una candela benedetta sul tavolo o un lume alla finestra, poi andavano tutti insieme alla messa e solo uno di loro rimaneva a casa come guardiano. Nella buia notte invernale si camminava sullo stretto manto nevoso con torce infuocate o fiaccole, che si potevano vedere anche da grandi distanze.

Benedizione dei cavalli a Kupljenik

Benedizione dei cavalli a Kupljenik

Fin dal XVIII secolo i contadini dei villaggi circostanti conducevano i cavalli alla Chiesa di Santo Stefano a Kupljenik per essere benedetti nel giorno di Santo Stefano, che si celebra il 26 dicembre. Un tempo i cavalli svolgevano un ruolo molto più importante nella vita di tutti i giorni rispetto a oggi: per il suo proprietario, un cavallo significava principalmente la sopravvivenza. La salute del cavallo era dunque molto importante: per questo motivo, alla fine del XVIII secolo era consuetudine pregare Santo Stefano e chiedergli tanta fortuna e salute. Quest’usanza, che nel corso della storia è stata preservata dalla gente del posto ed è diventata tradizionale e caratteristica del luogo, è stata recentemente ripristinata dai vigili del fuoco volontari di Kupljenik.

Usanze di Capodanno della Gorenjska

“Il giorno della frusta”

“Il giorno della frusta”

Ogni anno, il 28 dicembre, le bambine e i bambini attendevano con ansia il cosiddetto “giorno della frusta”, cioè quando prendevano in mano fruste o bacchette e passeggiavano per il villaggio di casa in casa. I primi a essere “puniti” erano papà e mamma. Si credeva che questi simbolici “colpi di frusta” dei bimbi e delle bimbe portassero benedizione, fertilità e vitalità: questa usanza nella Gorenjska viene chiamata pametiva.

“Magia” di Capodanno

“Magia” di Capodanno

La scrittrice Manica Komanova ha scritto che i vecchi tempi - sia a Natale, sia a Capodanno - erano impermeati di incanti, magia e miracoli. L’usanza più diffusa e comune era la “colata del piombo”: una soluzione di piombo veniva versata in acqua fredda e la forma che si creava avrebbe predetto il futuro. Un’altra era la divinazione mediante l’osservazione dell’acqua stagnante, praticata soprattutto dalle ragazze, dal momento che si credeva che nell’acqua sarebbe apparsa l’immagine del loro futuro marito.

Risveglio al mattino presto

Risveglio al mattino presto

Per essere diligenti durante tutto l’anno, il primo giorno dell’anno era importante svegliarsi presto. Era importante anche chi arrivava per primo a casa quel giorno: un uomo avrebbe portato fortuna, una donna sfortuna.

Il taglio del poprtnjak

Il taglio del poprtnjak

Il primo gennaio il padrone di casa tagliava il poprtnjak e ne distribuiva grandi fette a tutti i membri della famiglia. Si doveva mangiare l’intera fetta a stomaco vuoto, perché si credeva che ciò portasse salute e prosperità per l’anno a venire.

Omaggio all’acqua e decorazione dei pozzi

Omaggio all’acqua e decorazione dei pozzi

Un tempo si credeva nel potere miracoloso dell’acqua con cui ci si lavava. Ecco perché si decoravano sorgenti e pozzi. Inoltre, il primo giorno dell’anno si raccoglieva l’acqua per lavarsi prima dell’alba, in quanto si diceva che fosse particolarmente magica e che portasse salute.

 

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